Formazione

L’etica non è più optional

«L’evoluzione del capitalismo va in questa direzione. E la stampa deve tenerne conto»

di Redazione

Affari & Finanza di Repubblica ha conquistato il primo posto nella ?classifica? dell?attenzione all?etica da parte dei media finanziari, con 23 articoli dedicati all?argomento nei primi cinque mesi del 2003. Il curatore dell?inserto, Marco Panara, spiega le ragioni di questo interesse. E&F:Da dove nasce la sensibilità di Affari & Finanza verso la finanza etica e la responsabilità sociale? Marco Panara:Non ci sono motivazioni ideologiche, mettiamolo subito in chiaro. Abbiamo semplicemente registrato, com?è dovere dei giornalisti, fatti e comportamenti che nascono da un?evoluzione del capitalismo moderno, cominciata con la fine della bolla speculativa legata alla new economy e proseguita dopo gli scandali finanziari: l?idea che la pura redditività non basta a fare un?impresa di successo, e che l?etica fa parte dell?identità aziendale e non è affatto un optional. E&F:Però altre testate non se ne sono accorte, o quasi. Perché voi sì? Panara:Forse perché abbiamo sempre avuto un?attenzione particolare a due mondi, la realtà anglosassone e il settore tecnologico, nei quali la riflessione sul senso del profitto e sul rapporto tra impresa e stakeholder sono cominciati prima e hanno avuto grande evidenza. E&F:Come definirebbe la responsabilità sociale di un?impresa? Quello che fa davvero la differenza? Panara:Se facciamo una lettura storica, è sicuramente stata la dimensione ambientale della responsabilità a lanciare il tema nell?opinione pubblica, anche perché l?impatto negativo dell?inquinamento può essere devastante. Oggi, invece, sta diventando molto importante declinare l?etica come un aspetto della qualità del prodotto, attraverso l?etichetta, ad esempio. Può essere un modo per cominciare un percorso: alla fine la responsabilità sociale dev?essere ?rotonda?, cioè deve coinvolgere tutta l?organizzazione aziendale. Sarà compito dei giornalisti capire, e spiegare ai lettori, se un comportamento fa davvero parte di un percorso etico oppure è un bluff. Adesso siamo ancora in stato nascente, quindi mi sembra più importante incoraggiare i primi passi che non dare i voti.


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